Domenica eravamo tutti connessi per seguire le finali della Premier League di Salisburgo, tante di queste disputate da atleti italiani.
La finale di Clio Ferracuti era fra le più attese, perchè l'atleta delle fiamme oro aveva dimostrato di essere pienamente "in gara", di aver affrontato tutte le sue avversarie con grinta e senza intoppi. Una finale che, sulla carta, era la più avvincente.


Purtroppo il collegamento è andato in tilt a pochi secondi dall'inizio, lasciandoci tutti sul vantaggio di Clio per 1-0 e creando uno stato di suspense, smorzato poi da un esito negativo che ci ha lasciato increduli.
Abbiamo chiesto a Clio personalmente, di raccontarci come sia andata, per riviverla insieme a lei nei fatti e nelle emozioni.
Ecco la finale 68+Kg di Clio Ferracuti contro la iraniana Hamideh Abbasali, attimo dopo attimo, tecnica dopo tecnica, come se fossimo lì sul tatami:

  "L'incontro parte molto pulito e lineare, ci stimoliamo e studiamo per circa il primo minuto ed infatti riceviamo insieme la ammonizione per non aver combattuto. Ma sappiamo bene, entrambe quello che facciamo, ci conosciamo bene, ci siamo battute a vicenda in altre occasioni.

Con Cristian (Verrecchia) avevamo studiato e deciso di mettere in atto una tattica con guarda a specchio, quindi con il mio braccio sinistro avanti, e contrastare un suo primo movimento o finta con un gyaku ad altezza viso.
Questa strategia risulta adeguata e la eseguo perfettamente alla prima occasione. Infatti il mio tzuki mi porta il primo punto asegnandomi anche il vanataggio di senshu.

L'incontro procede molto pulito, senza troppe tecniche o movimenti.
Resto sulla stessa linea e strategia ed infatti, dopo pochi secondi, lei tenta un mezzo attacco cui io rispondo, di rimbalzo con uno gyaku pulitissimo, forte e deciso: 4 bandierine blu a mio favore su cui l'arbitro centrale, però, decide di darmi il controllo.
Delusa ma concentrata, cerco di tenermi sull'1 a 0, manca poco, non voglio strafare.
Conosco la mia rivale, so che è brava a coglierti sull'errore, preferisco gestire bene gli ultimi secondi mantenendo il vantaggio.
Dal suo canto però, nel tentativo di recupero, lei tira un calcio (di cui io non ho sentito proprio il colpo) che non viene segnalato da alcun arbitro ma di cui il suo tecnico chiede il riesamino alla video review.
Da qui ci sono stati interi minuti di inattività per un problema tecnico in regia alla fine dei quali le viene riconosciuta la validità della tecnica di gamba per cui passa in vantaggio 1-2.

Mancano ormai circa 7 secondi in cui lei tende ad indietreggiare per far scorrere il tempo.
Ed è proprio indietreggiando che, in uno scambio di tecniche, cade mentre io, per fortuna, riesco a non calpestarla.
Intervengono i medici che le consentono di continuare. L'incontro dura da un sacco di minuti ed è difficile mantenere lucidità e concentrazione ma sono determinata e voglio vincere, per cui avanzo per recuperare ma lei indietreggiando cade ancora una prima e poi una seconda volta a causa di un evidente ed importante problema al ginocchio. Fine.

E' così che è andata, è stato un match molto strano ma al di là del risultato della finale sono stata molto contenta perchè mi sentivo proprio bene ed ho fatto una buona gara"

Clio Ferracuti è fra gli atleti azzurri, che nel circuito Premier League-Karate1 Wkf, hanno scelto di indossare Punok, il nuovo brand americano che ha conquistato gli atleti più importanti, i Grand Winner e i qualificati alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Punok Usa è partner esclusivo Ko Italia. Scopri tutta la gamma Punok Wkf Approved, di karategi e protezioni disponibili, nelle varie taglie e modelli.