A settembre riprendono i corsi di karate e le palestre si riempiono di nuovi iscritti di tutte le età che popolano le sale.

E' un fermento gioioso e vitale, è il momento più bello dell'anno, ricco di entusiamo e di voglia di ricominciare!

Il karate prima che uno sport  è una arte marziale e nessuna scuola ne tradisce questa essenza. Nella via del karate, karate-do, si cresce attraverso l'allenamento pratico , il Renshu,  e lo sviluppo dello spirito, il Keiko, in un armonioso allineamento di corpo, respiro e consapevolezza.

Questo concetto di armonia, alla base della filosofia di vita orientale viene esplicato anche nei numerosi rituali, da interpretare come momento meditativo in cui ci si connette con se stessi, momento di unione fra anima e corpo e in cui ci si predispone al rispetto, come nel rituale del saluto.

Questa arte marziale ha alla base della sua tradizione e nobiltà, molti elementi tra i quali la divisa ha un grande valore. Il precetto che il karate si pratichi nella vita e anche fuori dal dojo non va confuso con una libertà alla pratica con qualunque indumento.

Da quando il karate ha cominciato a diffondersi nelle scuole, ha fra le sue regole l'utilizzo dell'uniforme che va onorata e rispettata. Fu proprio il Maestro Funakoshi a volere delle divise uguali ed armoniose nella prima esibizione pubblica di karate a Okinawa dei primissimi anni del ventesimo secolo, sottolinandone l'importanza ed il valore.


Per questo vi ripetiamo spesso che non va bene scegliere qualsiasi cosa, dal bambino all'adulto la divisa esprime armonia e rispetto per la disciplina.

Ko Italia pone la stessa attenzione a tutti i suoi karategi, da quelli per i principianti a quelli per i campioni. Non viene proposto un prodotto di serie B per i bambini ma la gamma "karategi leggero" studiata appositamente per l'allenamento, dai più piccoli ai più alti in grado.

Il tessuto gabardine 230gr asseconda al meglio la modellistica italiana disegnata e sempre perfezionata dal Maestro Malleo: impeccabili proporzioni e corretta vestibilità delle spalle e del cavallo per agevolare i movimenti del corpo in tutte le direzioni. Grazie al processo di sanforizzazione il karategi non si accorcia trasformandosi dopo pochi utilizzi in un capo deformato e non più della taglia idonea.

Un ultimo dettaglio di finezza sono le cuciture doppie ad incastro, tipiche di un lavoro sartoriale di altissima qualità e stile italiano.

Diciamocelo, una fila del saluto composta da karateka ordinati ed armoniosi è una ottima partenza alla lezione !

Nella vita, per le vostre passioni, per le vostre scelte, pretendete e regalatevi il meglio !